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Frase del mese

Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.

(Manzoni, Promessi Sposi, Introduzione.)




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martedì 30 luglio 2013

Giorgio Vasari: Perseo libera Andromeda



Giorgio Vasari ( 30 luglio 1511- 27 giugno 1574 ), pittore, architetto e storico dell'arte italiano.

mercoledì 24 luglio 2013

Valparaíso

Valparaíso ( Cile ), città natale di artisti, scrittori e poeti, non ha nulla da invidiare alle altre città dell’America Latina.
La troviamo nelle pagine di '' La figlia della fortuna '' di Isabel Allende.








Fotografie di Valparaiso

La parola di oggi è ...

Pulzellas.f.lett. pulcella(raro, lett. ) vergine, fanciulla.Per anton. Giovanna d'Arco, la Pulzella d'Orléans.

lunedì 22 luglio 2013




Il viaggio è una specie di porta, per la quale si esce dalla realtà per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno.


Guy de Maupassant




I poeti lavorano di notte

 
 
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,         
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
 
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
 
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
 
Alda Merini
 
 
 

mercoledì 10 luglio 2013

Fonemi e grafemi


Attraverso l’uso di suoni variamente collegati fra di loro, l’uomo comunica ed esprime le sue incertezze, le sue perplessità, le sue esperienze, i suoi sentimenti.


I FONEMI sono i suoni articolati di una lingua che, da soli o combinandosi con altri, formano parole.
I segni grafici dei suoni che noi produciamo, ovvero le lettere dell’alfabeto, si chiamano GRAFEMI.





Etimologia
Fonemi: dal greco phónema, da phoné, " voce, suono".

Grafemi: dal greco gráphein, "scrivere".












giovedì 4 luglio 2013

Grazie mille per il Premio Liebster Award.


 
 
 
Vorrei ringraziare Loredana Gasparri del blog ‘’ Del furore di aver libri ‘’ per avermi premiata con il Liebster Award. Sono su blogger da così poco tempo che lascio immaginare lo stupore nel leggere il mio nome nella lista. Per me è sempre una cosa inaspettata, non mi aspetto mai di essere premiata. Oltre a ringraziare Loredana per il premio che mi ha assegnato, vorrei farle i miei complimenti per il suo blog. Lo seguo con molto interesse. Complimenti e ancora grazie.
 
 
Ed ecco il regolamento da seguire:
 
1. Ringraziare nel post il blog che vi ha assegnato il premio
2. Scrivere 11 cose su di te
3. Rispondere alle 11 domande
4. Formulare altre 11 domande
5. Premiare 11 blog che si ritengono meritevoli
6. Informare i blogger
 
 
 
 
 
Su di me.
1. Adoro il cinema in tutte le sue sfaccettature.
2. Ho una passione irrefrenabile per la lettura. Leggo di tutto e ovunque.
3. Mi piace la storia e qui rendo pubblico una delle mie eroine preferite: Nefertiti. Alessandro Magno è uno dei miei eroi storici preferiti.
4. Sono appassionata di Filosofie orientali.
5. Amo la musica, adoro la lirica, il jazz, l'opera.
6. Amo scrivere. Scrivo da sempre. Amo la poesia, scrivo poesie. Mi succede spesso di immortalare istanti particolari che non voglio perdere e dimenticare.
7. Adoro ritagliare dei momenti per allontanarmi dalla vita quotidiana, viaggiare e assaporare nuovi sfondi.
8. Adoro tutto ciò che è positivo e che mi trasmette energia: i bambini e i loro sorrisi, il fior di loto asiatico, i gatti, i delfini, il tennis, il mare, le passeggiate, la pesca, le sorprese. Avrei una marea di cose da elencare ma mi fermo qui.
9.Sono appassionata di psicologia. Osservo molto, analizzo i comportamenti delle persone, cerco sempre di trovare una motivazione a tutto. Non mi sfugge nulla e quando mi sfugge qualcosa  è perché non era poi così interessante.
10. Sono dell’idea che nella vita c’è sempre da imparare, per cui cerco di tenermi informata. Amo sperimentare sempre cose nuove.
11. Amo l’arte in tutte le sue forme. Picasso, Klimt, Dalì, Renoir sono tra miei pittori preferiti.
 
 
 
Per il momento mi fermo qui. Alla prossima con le mie risposte alle domande e la premiazione degli 11 blog. A presto.

lunedì 1 luglio 2013

Estratto da '' Le notti bianche, di Fëdor Dostoevskij

'Ho dei momenti pieni di una tale angoscia, di un’angoscia… In quei momenti credo che non sarò mai capace di vivere una vita vera, mi sembra di aver perso ogni senso, la capacità di capire ciò che è vero e reale. Mi maledico da solo perché, dopo le mie notti piene di fantasie, subentrano momenti di ritorno alla realtà che sono terribili! E contemporaneamente avverto intorno a me il movimento rumoroso e agitato della folla umana: sento, vedo com’è la vita degli altri uomini, come vivono nella realtà, vedo che per loro la vita non è proibita, che la loro vita non si scioglie come un sogno, come un miraggio, che la loro vita si rinnova continuamente, sempre giovane, che tutte le ore sono diverse fra loro. Mentre la mia fantasia è triste, monotona fino alla volgarità, paurosa, schiava di un’ombra, di un’idea, schiava della prima nuvola che offusca improvvisante il sole […]. E nell’angoscia che tipo di fantasia ci può mai essere! Alla fine sento che è stanca, esaurita nella tensione senza fine, questa inesauribile fantasia. Poi si cresce e ci si sbarazza dei vecchi ideali, ed essi cadono in mille pezzi, diventano polvere; e se poi non c’è un’altra vita, ci si trova a costruire quella che esiste con questi pezzi. Ma contemporaneamente l’anima chiede e pretende nuove cose! E il sognatore fruga a vuoto fra le ceneri delle sue vecchie fantasie: neppure un po’ di brace da attizzare e trasformare in un fuoco che riscaldi il cuore intirizzito, per poter ritrovare in esso tutte le cose belle che c’erano prima, tutto ciò che lo commuoveva, che faceva ribollire il sangue, piangere gli occhi e ingannava con la sua grandissima illusione! Sapete, Nastjenka, a che punto sono arrivato? Sono ormai costretto, sapete, a celebrare l’anniversario delle mie sensazioni, l’anniversario di ciò che un tempo mi fu tanto caro, ma che in realtà non è mai esistito, l’anniversario per quegli stessi sogni stupidi, incorporei, e devo farlo perché non ho più nemmeno questi stupidi sogni, perché non ho di che alimentarli: perché se ne vanno via anche i sogni!'