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Frase del mese

Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.

(Manzoni, Promessi Sposi, Introduzione.)




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giovedì 13 marzo 2014

Anniversario dell'elezione di Papa Francesco al soglio di San Pietro


«Il problema non è l'essere peccatori. Il vero problema è non pentirsi del peccato».
Meditazione di Papa Francesco nella Messa a Santa Marta ( 17 marzo 2013 ).
 
 




Chi era ... Clara Maffei?



E' stata una contessa, una mecenate e una patriota italiana.
Figlia del conte G.B. Carrara Spinelli e di Maria Gambara, sposò Andrea Maffei dal quale si separò nel 1846.
Donna colta, intelligente, elegante e raffinata, riunì intorno al suo salotto milanese i più significativi rappresentanti dell'arte e della letteratura di quel tempo.
Sposò la causa del liberalismo lombardo e il suo salotto divenne al contempo un centro di cospirazione antiaustriaca.

Nel '48, esattamente dopo il ritorno degli austriaci a Milano, la Contessa si rifugiò a Locarno dove conobbe Mazzini.

Ritornata a Milano dopo due anni, riaprì il suo salotto a letterati e artisti. Tra gli ospiti ricordiamo Balzac, Nievo, Verdi, Verga, Tarchetti, Tenca, Liszt, Hayez, D'Azeglio e molti altri.

 


          Clara Maffei, mecenate e patriota, ( Bergamo, 13 marzo 1814 - Milano, 13 luglio 1886 ). 
Ritratto di Clara Maffei
Il dipinto è di Francesco Hayez, artista che frequentò il salotto della contessa Maffei.
 






Il suo celebre salotto e i personaggi che lo frequentarono sono vivacemente descritti da R. Barbiera nel volume '' Il salotto della contessa Maffei ''.









 
Il salotto della Contessa Maffei nella sua abitazione in via Bigli (Milano)



mercoledì 12 marzo 2014

«Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo. Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l’unica patria che noi eravamo disposti a riconoscere. Un minuscolo microcosmo, in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla».

Martin Heidegger a Hannah Arendt










Canto XII Inferno - I violenti contro il prossimo: omicidi, tiranni e briganti.

Siamo nel dodicesimo canto dell'inferno e qui troviamo  Dante e Virgilio che raggiungono il settimo cerchio dei violenti. Superato l'ostacolo di Minosse che cerca di impedire il passaggio dei due poeti, Virgilio spiega ora il significato della frana causata dal terremoto che ha accompagnato la morte di Cristo. Poi invita Dante a osservare la pianura che si stende ai loro piedi. Dante nota che la pianura è attraversata dal bollente e rossastro fiume Flegetonte, dove sono annegati i violenti contro il prossimo. A fare la guardia troviamo i Centauri. Uno di loro, Nesso, li traghetterà poi sul fiume Flegetonte e durante il percorso, i due poeti potranno scoprire tra i tiranni anche Alessandro Magno, immerso fino agli occhi nel sangue ribollente. Vedranno ancora la schiera degli omicidi, immersi nel sangue fino alla gola, e i briganti che hanno infestato le regioni d'Italia.



I centauri che sorvegliano i dannati nel fiume Flegetonte. Illustrazione di Gustave Doré.


« Io non ho nome. Io son la rozza figlia dell'umida stamberga; plebe triste e dannata è la mia famiglia, ma un'indomita fiamma in me s'alberga. »







Ada Negri ( Lodi, 3 febbraio 1870 - Milano, 11 gennaio 1945 ).
Poetessa e scrittrice italiana.

Il Castello di Racconigi








Castello Reale di Racconigi








Il Castello Reale di Racconigi si trova a Racconigi, in provincia di Cuneo. Il Castello è stato a lungo la residenza ufficiale dei Savoia, in particolare del ramo Savoia - Carignano. Oggi è un polo culturale e museale molto visitato e frequentato. L'impianto della struttura è rimasto pressoché invariato fino alla metà del XVII secolo, quando venne sottoposto ad un primo rimaneggiamento su volere di Emanuele Filiberto, che commissionò nel 1676 a Guarino Guarini la trasformazione della fortezza in Villa di delizie. Importante fu anche l'affiancamento dell' architetto francese André Le Nôtre che si occupò della risistemazione del parco. Alla fine dei lavori, Emanuele Filiberto sposò a Racconigi Maria Caterina D'Este nel 1684. Il Castello di Racconigi è Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.












 

martedì 11 marzo 2014




Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di far senza.


Henry David Thoreau


Scrivere è fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine.


Elio Vittorini






Il dottor Devesh Patanjali aveva estratto gli strumenti da una sacca di pelle nera, tenuta aperta da Surina. Aveva allineato con cura ogni strumento su un panno chirurgico verde. Ai piedi del tavolo inclinato era appeso un secchio d'acciaio, pronto a raccogliere il flusso del sangue.
Lisa aveva tentato di tutto per dissuaderlo dal torturarla. Aveva cercato di appellarsi al raziocinio dell'uomo, spiegando che poteva ancora essergli utile. Che, quando Susan fosse stata di nuovo catturata, Lisa avrebbe garantito piena assistenza per ricavare una cura dal sangue e dal sistema linfatico della donna. Lisa non aveva forse già dimostrato la propria sincerità? Nonostante le sue obiezioni, Devesh l'aveva ignorata. Si era limitato a disporre gli strumenti, l'uno dopo l'altro, sul vassoio. Infine, le perorazioni di Lisa si erano trasformate in implorazioni.



Frase tratta da '' Il marchio di Giuda '', di James Rollins




Waltz No. 2

 
Buongiorno con Dmitri Shostakovich

Waltz No. 2




 
 



Dmitri Shostakovich - Waltz No. 2

lunedì 10 marzo 2014

Satyagràha è la parola di oggi


Satyagràha 
( vc. sanscrita, propr. ostinazione per la verità )

Metodo di lotta politica basato sulla '' non violenza '', teorizzato per la prima volta da Mohandas Karamchand Gandhi, detto il Mahatma.








De mémoire, Marcelin Pleynet

 
 
de mémoire
l’amour
l’esprit de vie cède à la mort
au coeur d’une veillée funèbre
éternelle veillée funebre
 
 
 
a memoria
l’amore
lo spirito di vita cede alla morte
nel cuore di una veglia funebre
eterna veglia funebre
 
 
 
 
 
Gl'istinti repubblicani di mia madre m'insegnarono a cercare nel mio simile l'uomo, non il ricco o il potente; e l'inconscia semplice virtù paterna m'avvezzò ad ammirare, più che la boriosa atteggiata mezza-sapienza, la tacita inavvertita virtù di sagrificio ch'è spesso in voi.
 
Giuseppe Mazzini, Agli operai italiani
 
 
 
 
 
 
 
 
 

domenica 9 marzo 2014

Donne che leggono



Susan Ricker Knox (1874 - 1959 ) Reading in the garden



Lo scrittore



Scrivere scrivere scrivere…
Perché scrive lo scrittore?
C’è modo di saperlo?
Si sa?
Per seguire una carriera come un’altra
o per l’amore di qualche cosa?
Chi lo sa.
cultura e società
Amore della parola
per vederla risplendere
sempre più bella, lucida, maliosa,
né mai si stanca di lucidarla.
Per questa cosa sola
senza neppure un’ombra
della vanità?
Scrive con la speranza
di trovare una mano sconosciuta
da poter stringere nell’oscurità.




Lo scrittore, di Aldo Palazzeschi



sabato 8 marzo 2014

Sono le donne difficili quelle che hanno più amore da dare, ma non lo danno a chiunque.
Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire.
Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere.
Quelle che non si accontentano più.
Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no. Quelle che ti studiano bene, prima di aprirti il cuore.
Quelle che non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena.
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili, quelle che sanno sentire il dolore degli altri.
Quelle con l'anima vicina alla pelle.
Quelle che vedono con mille occhi nascosti.
Quelle che sognano a colori.
Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro.
Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.



Alma Gjini
 
 
 


 
 
 
 


Simboli della città di Reggio Calabria, i bronzi di Riace sono custoditi al Museo Nazionale della Magna Grecia.    
In primo piano Statua A ( il giovane ), in fondo la Statua B ( il vecchio ).





La signora in rosso di Paul Gustave Fischer

 
 
 
 
 
 
Paul Gustave Fischer (Copenaghen, 22 luglio 1860 – Gentofte, 1 maggio 1934) è stato un pittore danese.
Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte. 
Rita Levi Montalcini








Chi ha la fortuna di possedere la fede si avvale di un sostegno impareggiabile in tutte le fasi del percorso vitale. Se si sostiusce a un Dio antropomorfo, che premia i buoni, l'imperativo inciso nel programma genetico dell'Homo sapiens che il bene ha un premio in se stesso, e il male ha il suo castigo, il laico e il credente troveranno la risposta.