Primo Levi |
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Frase del mese
Visite al blog
giovedì 24 ottobre 2013
martedì 15 ottobre 2013
lunedì 14 ottobre 2013
Café de Paris consiglia ...
'' Il pianista '', questa sera alle 21 su Iris. Il pianista, film di Roman Polanski, è tratto dal romanzo autobiografico di Wladyslaw Szpilman. Ha vinto la Palma d'oro nel 2002 e parla della drammatica esperienza vissuta dal pianista ebreo durante la seconda guerra mondiale. Wladyslaw Szpilman riesce a sopravvivere grazie alla forza della musica. Un film da non perdere.
La parola di oggi è ... Cloaca
Cloàca
s.f. ( pl. –che ) Sec. XIV
1. edil. Condotto sotterraneo che convoglia le acque piovane e i
liquidi di rifiuto verso un luogo di scarico.
Sin. Fogna, chiavica.
2. fig. Luogo d’infamia.
3. zool. Tratto terminale dell'intestino di vari vertebrati.
domenica 6 ottobre 2013
giovedì 3 ottobre 2013
Giornata Internazionale della nonviolenza
La giornata Internazionale della nonviolenza viene commemorata il 2 ottobre, giorno di nascita di Mahatma Gandhi.
lunedì 30 settembre 2013
'' Café de Paris '' riceve un riconoscimento. Un ringraziamento speciale a tutti quelli che hanno votato il mio blog.
Colgo l’occasione per ringraziare coloro che mi seguono con particolare interesse.
Gli argomenti che mi prefiggo di riportare sul blog sono innumerevoli , il lavoro che vorrei promuovere è abbastanza lungo e prometto a coloro che mi seguono che l'impegno sarà grande.
Grazie a tutti.
Ecco il link per visualizzare l'attestato
La melanconia
Fonti e
colline
chiesi agli dei:
m’udiro al fine,
pago io vivrò.
Né mai quel fonte
co’ desir miei,
né mai quel monte
trapasserò.
Gli onor che sono?
che val ricchezza?
Di miglior dono
vommene altier:
d’un’alma pura,
che la bellezza
della natura
gusta, e del ver.
Né può di tempre
cangiar mio fato:
dipinto sempre
il ciel sarà.
Ritorneranno
i fior nel prato
sin che a me l’anno
ritornerà.
Melanconia,
ninfa gentile,
la vita mia
consegno a te.
I tuoi piaceri
chi tiene a vile,
ai piacer veri
nato non è.
O sotto un faggio
io ti ritrovi
al caldo raggio
di bianco ciel;
mentre il pensoso
occhio non movi
dal frettoloso
noto ruscel;
o che ti piaccia
di dolce luna
l’argentea faccia
amoreggiar,
quando nel petto
la notte bruna
stilla il diletto
del meditar;
non rimarrai,
no, tutta sola:
me ti vedrai
sempre vicin.
Oh come è bello
quel di viola
tuo manto, e quello
sparso tuo crin!
Più dell’attorta
chioma e del manto,
che roseo porta
la dea d’amor;
e del vivace
suo sguardo, oh quanto
più il tuo mi piace
contemplator!
Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione.
venerdì 27 settembre 2013
Edgar Degas e le sue ballerine
Quando parlo di Degas mi saltano alla mente le sue meravigliose ballerine.
Degas, pittore e scultore francese, aveva molte passioni, tra cui quella per la danza.
La danza è un soggetto, infatti, che segnerà la sua carriera artistica.
Per Degas, le ballerine erano come stelle dalle quali lo sguardo non poteva staccarsi.
Degas, pittore e scultore francese, aveva molte passioni, tra cui quella per la danza.
La danza è un soggetto, infatti, che segnerà la sua carriera artistica.
Per Degas, le ballerine erano come stelle dalle quali lo sguardo non poteva staccarsi.
giovedì 26 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
Felicissima, ringrazio la giuria per aver apprezzato la mia opera di poesia
La poesia '' La danza del mare '' è arrivata finalista al Concorso Letterario Internazionale '' Emozioni in bianco e nero '', indetto dalla casa editrice '' Edizioni del Poggio ''.
Emozionata, rinnovo i miei ringraziamenti a quanti l'hanno ritenuta meritevole di essere annoverata tra le finaliste.
La Danza del Mare
Aspetto
davanti
all’esibizione della natura e
atterro
stanca sulla cima della mia vita.
Non
ci sono onde
che
si sfidano con gli scogli.
Tutto
è calmo, leggero.
Tacito.
Vivo
la bellezza di un istante
tuffato
nella sua semplicità e
affondato
nella mia mente.
I
raggi di questo nuovo sole, così strano e mansueto
raggiungono
le acque cristalline.
D’improvviso
formano
rubini d’argento
sul
suo mantello di lacrime confortate
e
di sorrisi esauditi.
Sembrano
minuscole stelle
che
iniziano
il
loro incantevole spettacolo
trasformandosi
in
divine vestaglie bianche
che
ballano al suono della musica del mare.
Adorano
suscitar sensazioni
di
armonia incandescente
negli
osservatori stupefatti.
Poi
giacciono
come
donne innamorate,
abbandonate
al
tepore di un dolce fervore,
continuando
a diffondere luce
nell’abisso
di questo mondo serpeggiante.
Attenderò
che la sera chiudi
il
sipario di questo provino
di
abbaglianti e leggiadre ballerine,
come
sere d’amore sognanti,
mai
svanite
nel
ricordo di chi le ha vissute.
Poi
sparirò con loro,
rivestita
da una coltre di languidi pensieri
che
ondeggiano
come
sirene evanescenti.
Maria Francesca Petrungaro Copyright©2007
martedì 24 settembre 2013
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