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Frase del mese

Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo.

(Manzoni, Promessi Sposi, Introduzione.)




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giovedì 29 agosto 2013

300 film da vedere - #6 Il gladiatore


Il fu Mattia Pascal

Incipit

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:
- Io mi chiamo Mattia Pascal.
- Grazie, caro. Questo lo so.
- E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza:
- Io mi chiamo Mattia Pascal.



sabato 24 agosto 2013

#4 C'era una volta in America


Autoritratto in uno specchio convesso, Parmigianino

Girolamo Francesco Maria Mazzola, soprannominato il Parmigianino per via della corporatura minuta e l’aspetto gentile, è stato un pittore italiano, esponente della corrente manierista e della pittura emiliana in generale.
 ( Girolamo Francesco Maria Mazzola, 1503, Parma- 1540, Casal Maggiore).
Autoritratto in uno specchio convesso


Lucrezia Romana, di Parmigianino


Lucrezia Romana, di Parmigianino
1540

Lucrezia romana, 1540 circa, olio su tavola, 68x52 cm, Napoli, Gallerie di Capodimonte

venerdì 23 agosto 2013

Più felice sono quando più lontana





Più felice sono quando più lontana
porto la mia anima dalla sua dimora d'argilla,
in una notte di vento quando la luna brilla
e l'occhio vaga attraverso mondi di luce.
Quando mi annullo e niente mi è accanto,
né terra, né mare, né cieli tersi
e sono tutta spirito, ampiamente errando
attraverso infinite immensità.


Poesia di Emily Bronte



#3 Seta


23 agosto del 1927, esecuzione di Sacco e Vanzetti



Ferdinando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono due anarchici italiani.
Vennero giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti con l’accusa di omicidio di una guardia di un calzaturificio e di un contabile.
Molti furono i dubbi sulla sulla loro colpevolezza ma il 23 agosto del 1927 furono giustiziati nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham.
 Dopo 50 anni dalla morte di Sacco e Vanzetti, il governatore dello Stato del Massachusetts riconobbe gli errori commessi nel processo.

‘’  Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti ‘’.

 Proclama del 23 agosto 1977, con il quale il governatore Michael Dukakis assolveva i due italiani dal crimine a loro attribuito.


giovedì 22 agosto 2013

martedì 20 agosto 2013

Robert Doisneau

Doisneau era il poeta della strada...
Passava ore nelle strade di Parigi nell’attesa di ammirare lo spettacolo da fotografare.

Enchenté, Robert Doisneau ...

Il est des jours où l'on ressent le simple fait de voir comme un véritable bonheur ''. Robert Doisneau

Robert Doisneau 
Pittore francese
( Gentilly, 14 aprile 1921 - Montrouge, 1 aprile 1994 ). 

lunedì 19 agosto 2013

Mostra a Palazzo Reale


Fino all’8 settembre, a Palazzo Reale di Milano, è possibile ammirare dei capolavori provenienti  dalla collezione del mecenate francese Jonas Netter. La mostra si concentra soprattutto su Modigliani e sull'amico Soutine.



 



Inoltre sono presenti le opere di Maurice Utrillo e Suzanne Valadon, la pittrice di cui Henri de Toulouse- Lautrec si innamorò.

Tra i capolavori di Modigliani, esposti a Palazzo Reale, troviamo '' Elvire au col blanc ''. 




Nei prossimi giorni aggiornerò il blog con alcune opere riguardanti i suddetti artisti.








'' Tutti noi siamo un po' come libri che gli altri leggono.
I più si fermano alle prime pagine, altri le scorrono frettolosamente, qualcuno ci legge con attenzione… Nessuno però potrà mai andare oltre il libro e conoscere la nostra anima. A meno che per leggere non usi l'anima a sua volta...''





Margaret Mazzantini




Margaret Mazzantini

Visione, poesia di Carducci


Il sole tardo ne l'invernale

ciel le caligini scialbe vincea,
e il verde tenero de la novale
sotto gli sprazzi del sol ridea.
Correva l'onda del Po regale,
l'onda del nitido Mincio correa.
Apriva l'anima pensosa l'ale
bianche de' sogni verso un'idea.
E al cuor nel fiso mito fulgore
di quella placida fata morgana
riaffacciavasi la prima età,
senza memorie, senza dolore,
pur come un'isola verde, lontana
entro una pallida serenità.






Poesia composta nel febbraio del 1883 a Verona. Fu pubblicata sulla '' Domenica letteraria ''.
Il poeta descrive il paesaggio dell'inverno padano. La contemplazione è la porta che apre un mondo di ricordi della sua lontana fanciullezza.




Forma metrica: sonetto di doppi quinari ( endecasillabi catulliani ), secondo l'esempio di Parini, schema ABAB, ABAB, CDE, CDE.  L'utilizzo di aggettivi e sostantivi come '' caligini '', '' anima pensosa '', '' pallida serenità '', aiutano a rendere la visione incantata di Carducci. 



domenica 18 agosto 2013

Paul Gustave Fischer


Oggi voglio dedicare un post a Paul Gustave Fischer ( pittore danese ) che, con i suoi dipinti, ha colpito positivamente la mia curiosità.










mercoledì 14 agosto 2013

La Gioconda di Leonardo da Vinci
Monna Lisa, La Gioconda, dipinto a olio su tavola di pioppo, 77x53.
1503-1514 circa

Museo del Louvre di Parigi

martedì 13 agosto 2013

Freedom Writers

Hilary Swank, questa volta nel ruolo di insegnante di inglese, si rivela ancora una volta straordinaria.  Dopo averla vista in ‘’ Angeli d’acciaio ‘’  e ‘’ Million Dollar Baby ‘’ difficilmente si dimentica, anche per i ruoli molto forti che ha interpretato. 

Freedom Writers racconta la vera storia dell'insegnante Erin Gruwell  e della sua classe di studenti problematici di un liceo californiano. Erin approda nella Room 203, satura di studenti difficili e preoccupanti. Lei che è al suo primo incarico trova entusiasmante fin da subito l’idea di poter partecipare al programma di integrazione razziale nelle scuole, ma tutto ciò si rivela molto scoraggiante fin dall’inizio. Non siamo lontani dai disordini di Los Angeles del 1992, i gruppi etnici sono in continua guerra e all’interno delle classi è difficile mantenere l’ordine tra gli studenti che sono in perenne lotta fra loro. Il primo giorno di scuola di Erin è drammatico a tal punto che pensa subito di rivisitare i programmi e la sua azione didattica. Non perde le speranze e a differenza degli altri professori e della direttrice didattica, che ormai rassegnati lavorano aspettando il momento in cui gli studenti abbandonino la scuola, prende coraggio e punta sulle sue capacità. Il suo insegnamento, improntato sui temi del razzismo e della tolleranza funziona, riesce a interessare gli studenti che si ritrovano a condividere le stesse emozioni. Un tema molto importante è quello dell’Olocausto che l’insegnante affronta con i ragazzi attraverso la lettura de ‘’Il diario di Anna Frank’’,  la visita al Museo della Tolleranza di Los Angeles e l’incontro con una sopravvissuta ai campi di concentramento. Inoltre stimola gli studenti a scrivere diari personali che Erin distribuisce loro con la raccomandazione di non lasciare nessuna pagina in bianco. Alla fine verranno pubblicati con il titolo di Freedom Writers ( chiaro riferimento ai Freedom riders, attivisti per i diritti civili che nel 1961 protestarono contro la segregazione razziale). E’ un film singolare, capace di far riflettere e credere possibile una convivenza tra realtà diverse.




domenica 11 agosto 2013

Madame de Pompadour

« La ragazza era ben educata, saggia, amabile, piena di grazia e di talento, nata con del buon senso e del buon cuore. Io la conoscevo bene; fui anche confidente dei suoi amori. Mi confessò di aver sempre avuto il segreto presentimento che sarebbe stata amata dal re e che, senza rendersene conto, si era sentita crescere dentro una violenta passione per lui ».
(dalle Mémoires di Voltaire )



Madame de Pompadour

 
 
Jeanne Antoinette Poisson, marchesa di Pompadour, detta Renette, meglio nota come Madame de Pompadour, oltre ad essere stata la donna francese più potente del diciottesimo secolo fu la favorita del re di Francia Luigi XV.
 
 
 


Madame de Pompadour, by Francois Boucher, 1757

domenica 4 agosto 2013

What a wonderful world ... Louis Armstrong




What a Wonderful World ( che mondo meraviglioso ) è una canzone interpretata per la prima da Louis Armstrong. Scritta da Bob Thiele e George David Weiss.

What a wonderful world Louis Armstrong

Anna Frank




Il 4 agosto 1944 Anna Frank fu catturata dai nazisti in seguito ad una segnalazione da parte di una persona che non è mai stata identificata.

giovedì 1 agosto 2013


Non serve rimpiangere quel che non si è letto, o inseguirlo insensatamente e con immane fatica: quello che non si è letto non era stato scritto per noi ''.
Antonio Castronuovo



Agosto 2013'







A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell'esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza. L'esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei.


Osho 

martedì 30 luglio 2013

mercoledì 24 luglio 2013

Valparaíso

Valparaíso ( Cile ), città natale di artisti, scrittori e poeti, non ha nulla da invidiare alle altre città dell’America Latina.
La troviamo nelle pagine di '' La figlia della fortuna '' di Isabel Allende.








Fotografie di Valparaiso

La parola di oggi è ...

Pulzellas.f.lett. pulcella(raro, lett. ) vergine, fanciulla.Per anton. Giovanna d'Arco, la Pulzella d'Orléans.

lunedì 22 luglio 2013




Il viaggio è una specie di porta, per la quale si esce dalla realtà per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno.


Guy de Maupassant




I poeti lavorano di notte

 
 
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,         
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
 
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
 
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
 
Alda Merini
 
 
 

mercoledì 10 luglio 2013

Fonemi e grafemi


Attraverso l’uso di suoni variamente collegati fra di loro, l’uomo comunica ed esprime le sue incertezze, le sue perplessità, le sue esperienze, i suoi sentimenti.


I FONEMI sono i suoni articolati di una lingua che, da soli o combinandosi con altri, formano parole.
I segni grafici dei suoni che noi produciamo, ovvero le lettere dell’alfabeto, si chiamano GRAFEMI.





Etimologia
Fonemi: dal greco phónema, da phoné, " voce, suono".

Grafemi: dal greco gráphein, "scrivere".












giovedì 4 luglio 2013

Grazie mille per il Premio Liebster Award.


 
 
 
Vorrei ringraziare Loredana Gasparri del blog ‘’ Del furore di aver libri ‘’ per avermi premiata con il Liebster Award. Sono su blogger da così poco tempo che lascio immaginare lo stupore nel leggere il mio nome nella lista. Per me è sempre una cosa inaspettata, non mi aspetto mai di essere premiata. Oltre a ringraziare Loredana per il premio che mi ha assegnato, vorrei farle i miei complimenti per il suo blog. Lo seguo con molto interesse. Complimenti e ancora grazie.
 
 
Ed ecco il regolamento da seguire:
 
1. Ringraziare nel post il blog che vi ha assegnato il premio
2. Scrivere 11 cose su di te
3. Rispondere alle 11 domande
4. Formulare altre 11 domande
5. Premiare 11 blog che si ritengono meritevoli
6. Informare i blogger
 
 
 
 
 
Su di me.
1. Adoro il cinema in tutte le sue sfaccettature.
2. Ho una passione irrefrenabile per la lettura. Leggo di tutto e ovunque.
3. Mi piace la storia e qui rendo pubblico una delle mie eroine preferite: Nefertiti. Alessandro Magno è uno dei miei eroi storici preferiti.
4. Sono appassionata di Filosofie orientali.
5. Amo la musica, adoro la lirica, il jazz, l'opera.
6. Amo scrivere. Scrivo da sempre. Amo la poesia, scrivo poesie. Mi succede spesso di immortalare istanti particolari che non voglio perdere e dimenticare.
7. Adoro ritagliare dei momenti per allontanarmi dalla vita quotidiana, viaggiare e assaporare nuovi sfondi.
8. Adoro tutto ciò che è positivo e che mi trasmette energia: i bambini e i loro sorrisi, il fior di loto asiatico, i gatti, i delfini, il tennis, il mare, le passeggiate, la pesca, le sorprese. Avrei una marea di cose da elencare ma mi fermo qui.
9.Sono appassionata di psicologia. Osservo molto, analizzo i comportamenti delle persone, cerco sempre di trovare una motivazione a tutto. Non mi sfugge nulla e quando mi sfugge qualcosa  è perché non era poi così interessante.
10. Sono dell’idea che nella vita c’è sempre da imparare, per cui cerco di tenermi informata. Amo sperimentare sempre cose nuove.
11. Amo l’arte in tutte le sue forme. Picasso, Klimt, Dalì, Renoir sono tra miei pittori preferiti.
 
 
 
Per il momento mi fermo qui. Alla prossima con le mie risposte alle domande e la premiazione degli 11 blog. A presto.

lunedì 1 luglio 2013

Estratto da '' Le notti bianche, di Fëdor Dostoevskij

'Ho dei momenti pieni di una tale angoscia, di un’angoscia… In quei momenti credo che non sarò mai capace di vivere una vita vera, mi sembra di aver perso ogni senso, la capacità di capire ciò che è vero e reale. Mi maledico da solo perché, dopo le mie notti piene di fantasie, subentrano momenti di ritorno alla realtà che sono terribili! E contemporaneamente avverto intorno a me il movimento rumoroso e agitato della folla umana: sento, vedo com’è la vita degli altri uomini, come vivono nella realtà, vedo che per loro la vita non è proibita, che la loro vita non si scioglie come un sogno, come un miraggio, che la loro vita si rinnova continuamente, sempre giovane, che tutte le ore sono diverse fra loro. Mentre la mia fantasia è triste, monotona fino alla volgarità, paurosa, schiava di un’ombra, di un’idea, schiava della prima nuvola che offusca improvvisante il sole […]. E nell’angoscia che tipo di fantasia ci può mai essere! Alla fine sento che è stanca, esaurita nella tensione senza fine, questa inesauribile fantasia. Poi si cresce e ci si sbarazza dei vecchi ideali, ed essi cadono in mille pezzi, diventano polvere; e se poi non c’è un’altra vita, ci si trova a costruire quella che esiste con questi pezzi. Ma contemporaneamente l’anima chiede e pretende nuove cose! E il sognatore fruga a vuoto fra le ceneri delle sue vecchie fantasie: neppure un po’ di brace da attizzare e trasformare in un fuoco che riscaldi il cuore intirizzito, per poter ritrovare in esso tutte le cose belle che c’erano prima, tutto ciò che lo commuoveva, che faceva ribollire il sangue, piangere gli occhi e ingannava con la sua grandissima illusione! Sapete, Nastjenka, a che punto sono arrivato? Sono ormai costretto, sapete, a celebrare l’anniversario delle mie sensazioni, l’anniversario di ciò che un tempo mi fu tanto caro, ma che in realtà non è mai esistito, l’anniversario per quegli stessi sogni stupidi, incorporei, e devo farlo perché non ho più nemmeno questi stupidi sogni, perché non ho di che alimentarli: perché se ne vanno via anche i sogni!'