Dalla
raccolta: Petali di passione, di Maria Francesca Petrungaro.
Titolo della
poesia: Glicine immortale.
Recensione di Alessandra Maria Pagliari
Maria
Francesca Petrungaro è una donna sublime e sensibile, e tutto questo si evince
dalla sua raccolta di poesie Petali di passione: autentiche perle,
leggiadre come solo lei sa essere. Di rado si ha la fortuna di commentare del
materiale che è stato scritto da qualcuno che conosciamo, o a cui vogliamo
addirittura bene: è questo il caso, ma il mio giudizio è scevro da ogni
condizionamento affettivo. Entrando nel vivo dell’opera, ho scelto tra tutte le
poesie una che mi ha colpito in modo particolare, nonostante tutte fossero
degne di nota e merito. La lirica in questione si intitola: “Glicine immortale”,
ed è come dice il titolo una poesia che sembra mettere le radici in un tempo futuro
destinato a non morire mai; leggendola si ha la sensazione che essa racconti la
storia di tutti coloro che amano davvero, un amore che si ripeterà all’infinito.
Il desiderio di svegliarsi e guardare l’oggetto del proprio amore è un’immagine
che ricorda il personale vissuto di tutti, ed infatti la Petrungaro dice: “E’
il mio sogno cullarti, fare di te la mia ossessione, svegliarmi e guardarti
mentre dormi … “, e poi “(… ) ed io al tuo fianco avrò anima di ferro coraggio
di leone”. Le parole sono semplici, calibrate e delicate, è impossibile non
sentirsi toccati da questa poesia. “Amore eterno che va lontano senza girarsi”,
dice ancora la Petrungaro, ed infine l’immagine più bella con cui Maria
Francesca chiude la poesia: “un oceano infinito da osservare insieme”. Non c’è
modo più concreto e dolce per raccontare la sicurezza di un abbraccio fatto di
vero amore e conforto, non c’è maniera migliore per spiegare la solidarietà
reale tra due esseri umani che si amano. Lo aveva già detto, con altrettante
parole mirabili, anche Bjork nella canzone-poesia “Hyperballad”: “to be safe up
here with you”, ed è la chiave di tutto: sentirsi protetti e al sicuro con la
persona del cuore. A Maria Francesca Petrungaro va riconosciuto il merito di
avere composto delle poesie efficaci e delicate, immediate e mai banali,
definitivamente toccanti.
Alessandra
Maria Pagliari.
Glicine immortale
E’ il mio sogno cullarti fra le
mie braccia
fare di te la mia ossessione
svegliarmi e guardarti
mentre
dormi,
sogni
e chissà quali mari navigherai
quali monti scalerai.
Ed io al tuo fianco
avrò anima di ferro
coraggio di leone.
Coltiverai il mio glicine
immortale
il simbolo del nostro amore
eterno
che va lontano
senza girarsi
senza ombre di dubbi
solo un oceano infinito da
osservare insieme.
Poesia di Maria Francesca Petrungaro
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